La compongono quattro castelli e la basilica di Superga
Si parla di Torino e subito si pensa ai triangoli della magia , bianca o nera che siano. Ma pochi conoscono che la città nota per le sue innumerevoli suggestioni si trova al centro di una stella simmetrica a cinque punte , ai cui vertici si trovano quattro castelli e una basilica.
A notarlo è stato l’architetto austriaco Peter Müller . Mentre era in Italia per ragioni di lavoro, ha avuto modo di studiare l’urbanistica di Torino: “Mi sono imbattuto in una relazione geometrica inesplorata – rivela - Cinque edifici significativi creano intorno a Torino una stella simmetrica a cinque punte, ai cui vertici troviamo la , tomba dei Savoia, Casa reale italiana, e quattro castelli, cioè Moncalieri, Stupinigi, Rivoli e Venaria ”.
Il fatto curioso è che i vertici della stella sarebbero legati ad eventi paranormali. Nella reggia di Venaria , per esempio, si aggirerebbe il fantasma del grissino : è quello di Vittorio Amedeo II , intabarrato in un mantello nero. Con la mano destra reggerebbe un incandescente grissino (di cui il nobile era ghiotto), che con luce diafana gli illuminerebbe la via, mentre nell’altra avrebbe le redini di un cavallo bianco, che lo seguirebbe docilmente. Si dice anche che, in corrispondenza delle apparizioni, si avverta nell’aria un sottile profumo di bergamotto : pianta cui la Volpe savoiarda (così era soprannominato il re) era particolarmente affezionato e che a Venaria erano intensamente coltivate.
Vittorio Amedeo II si materializzerebbe anche a Rivoli e a Moncalieri, dove, peraltro, comparirebbe anche il fantasma della Bela Rosin , moglie morganatica di re Vittorio Emanuele II.
Alla basilica di Superga, che ospita le tombe sabaude, sarebbe invece legato il fantasma della principessa Maria Adelaide .
Non fu mai regina d’Italia, perché morì prima dell’unificazione del regno. Sposa del cugino Vittorio Emanuele II, nell’arco di ventitré anni gli diede ben otto figli. Il parto dell’ultimo, Vittorio Emanuele, fu però particolarmente travagliato. Il bambino portava lo stesso nome di suo fratello, il settimo, morto alla nascita, e non ebbe miglior fortuna: morì dopo circa quattro mesi. La madre, però, non si era ancora ripresa dal parto quando partecipò al funerale della suocera, Maria Teresa d’Asburgo-Toscana. Era ancora in carrozza, il 16 gennaio 1855, quanto avvertì i sintomi di una gastroenterite violenta e improvvisa. A nulla valsero le cure: morì quattro giorni dopo, il 16 gennaio 1855.
Una folla immensa accompagnò i suoi funerali, che si svolsero nella chiesa di San Lorenzo; la salma venne poi tumulata a Superga.
Nella chiesa della Consolata, un gruppo marmoreo eseguito da Vincenzo Vela la ritrae in preghiera insieme alla suocera.
I torinesi volevano bene ad Adele, e ne erano ricambiati: un legame che nemmeno la morte riuscì a spezzare. Accade così che nelle notti di luna piena (quasi indispensabile per le manifestazioni spettrali…) il fantasma della prima principessa esca dalla tomba, sotto la basilica in collina, e si libri sulla città. Per rivederla ancora una volta e benedirla...La compongono quattro castelli e la basilica di Superga
Si parla di Torino e subito si pensa ai triangoli della magia , bianca o nera che siano. Ma pochi conoscono che la città nota per le sue innumerevoli suggestioni si trova al centro di una stella simmetrica a cinque punte , ai cui vertici si trovano quattro castelli e una basilica.
A notarlo è stato l’architetto austriaco Peter Müller . Mentre era in Italia per ragioni di lavoro, ha avuto modo di studiare l’urbanistica di Torino: “Mi sono imbattuto in una relazione geometrica inesplorata – rivela - Cinque edifici significativi creano intorno a Torino una stella simmetrica a cinque punte, ai cui vertici troviamo la , tomba dei Savoia, Casa reale italiana, e quattro castelli, cioè Moncalieri, Stupinigi, Rivoli e Venaria ”.