Come si svolgono i funerali negli Stati Uniti? Come risposta ci sono due immagini che vengono subito in mente, entrambe legate al cinema o alla televisione.
La prima è quella del funerale militare, col picchetto d’onore che spara a salve mentre, con gesti da automi, due soldati piegano la bandiera che ha coperto la bara fino a ricavarne un triangolo di stoffa in cui compaiono stelle bianche su sfondo blu. Che poi viene consegnata alla vedova mentre, in lontananza, una cornamusa intona le struggenti note di “Amazing Grace”.
La seconda è il funerale civile, sia di una persona comune oppure di una celebrità. Con la bara col coperchio diviso a metà, aperto nella sezione che consente di vedere il volto e il busto del defunto (open casket).
Bisogna riconoscere che, come spesso succede, film e televisione sono abbastanza realistici. Concentriamo allora l’attenzione sul funerale civile, per descriverlo com’è nella realtà.
Per prima cosa, gran parte dei funerali non si svolge in chiesa ma in una “funeral home”, vale a dire in uno spazio che fa capo all’impresa che si occupa del funerale. Spesso sono edifici di una certa ampiezza, tanto che può succedere che vi si svolgano due o più esequie in contemporanea.
La celebrazione religiosa oppure la messa funebre (nel caso di un defunto cattolico) possono avvenire nella funeral home, e poi la salma viene avviata al cimitero.
La “funeral home” spesso provvede all’imbalsamazione della salma, in modo che resti “presentabile” al funerale che, magari, si svolgerà dopo un certo numero di giorni dal decesso anche per consentire di essere presenti a parenti e amici che abitano in località distanti. Inoltre il fatto di rendere la salma più presentabile, con una espressione serena, vuol rendere meno doloroso il distacco tra il defunto e i suoi cari. Anche le persone più sensibili potranno così accostarsi al feretro, senza rimanere impressionate dalla vista del defunto.
La cerimonia funebre ha una componente di “spettacolo” cui in linea di massima gli europei non sono abituati. Ci sono cori, voci soliste, e poi un amico o un famigliare che pronunciano un discorso commemorativo, magari mentre su uno schermo vengono proiettate immagini o filmati del defunto.
Spesso, dopo il passaggio al cimitero, parenti e amici si incontrano ancora al ristorante, per una sorta di rinfresco che è soprattutto occasione per stare ancora un po’ insieme.
Quello che si può definire “banchetto funebre” non è peraltro una esclusiva a stelle e strisce. Né è tipico del mondo occidentale, a partire dall’antichità (Celti, Egizi, Greci giusto per citare qualche esempio). E’ un modo per ritrovarsi, per incontrare parenti che magari non si vedevano da anni, per rinsaldare amicizie.
Nei funerali americani, infine, un aspetto presente molto spesso è quello della beneficenza. Tra i partecipanti alla funzione si raccolgono somme di denaro, che vengono destinati a enti o finalità scelte dalla famiglia o che erano care al defunto.Come si svolgono i funerali negli Stati Uniti? Come risposta ci sono due immagini che vengono subito in mente, entrambe legate al cinema o alla televisione.
La “funeral home” spesso provvede all’imbalsamazione della salma, in modo che resti “presentabile” al funerale che, magari, si svolgerà dopo un certo numero di giorni dal decesso anche per consentire di essere presenti a parenti e amici che abitano in località distanti. Inoltre il fatto di rendere la salma più presentabile, con una espressione serena, vuol rendere meno doloroso il distacco tra il defunto e i suoi cari. Anche le persone più sensibili potranno così accostarsi al feretro, senza rimanere impressionate dalla vista del defunto.
La prima è quella del funerale militare, col picchetto d’onore che spara a salve mentre, con gesti da automi, due soldati piegano la bandiera che ha coperto la bara fino a ricavarne un triangolo di stoffa in cui compaiono stelle bianche su sfondo blu. Che poi viene consegnata alla vedova mentre, in lontananza, una cornamusa intona le struggenti note di “Amazing Grace”.