A più di uno sarà capitato di veder passare per strada una utilitaria con una grande sfera sul tettuccio: è una Google Car , cioè una delle auto di Google Maps , impegnata ad aggiornare la modalità Street View .
E' un servizio di indubbia utilità : per esempio permette di vedere in anticipo un posto dove ci si dovrà recare.
Per ragioni di privacy Google oscura alcuni elementi sensibili : tra essi i volti dei passanti e le targhe delle automobili. Se, tuttavia, il passante è una persona conosciuta, può succedere che qualcuno sappia di chi si tratta anche se una sfumatura ne cancella i tratti. E così possono accadere incontri imprevisti...
E' ciò che di recente è capitato a Leslie Yajaira , una ragazza statunitense originaria del Messico che, dopo aver percorso virtualmente la via che conduce al suo vecchio luogo di origine, ha trovato una sorpresa inaspettata: l'immagine del nonno morto alcuni anni prima, ma ancora vivo nella ricostruzione digitale di Street View risalente al 2014.
La ragazza ha raccontato su Twitter quanto quell'immagine l'abbia emozionata: i due non si erano salutati, prima che l'anziano morisse. Grazie a Street View l'ha così visto ancora una volta, nella sua quotidianità.
Non si tratta di un evento così strano : mentre le immagini da satellite vengono aggiornate con maggiore frequenza, quelle che prevedono il passaggio delle Google Car sono rinnovate più di rado, specialmente nelle aree periferiche.
Comunicando su Twitter ciò che le è accaduto, Leslie ha dato la stura a una lunga serie di ricordi : sono state infatti molte altre le persone che hanno segnalato di aver vissuto esperienze analoghe.
«O mio Dio! – scrive Iri – La stessa cosa è successa a me con mia nonna: e sono tre anni che è morta».
Interviene Cris: «Il mio bisnonno è morto un mese fa, esattamente un anno dopo la mia bisnonna. Trovarli qui, a camminare nei pressi della loro vecchia casa, mi ha riportato a molti ricordi di quando ero piccolo».
E Bryan: «Lo stesso è successo a me con mio nonno. Sono tre anni che è morto, ma nella foto sta camminando verso sua figlia, cioè mia mamma».
Oppure Kay: «Lo stesso con mia nonna, che nella foto sta camminando verso casa con la mia sorella più piccola. Lei è morta il Giorno della mamma del 2013».
E ancora Victoria: «Stavo guardando a caso le immagini intorno alla casa dei nonni e vedo mia nonna fuori casa, che sta pulendo. Lei è morta nel 2014 senza che la potessi salutare. Piccole cose come questa sono speciali».
Interviene anche Ako: «Qualche settimana dopo che mia mamma morì io volli vedere la sua vecchia casa. Con mia grande sorpresa la vidi mentre curava il giardino, una delle cose che preferiva fare».
Per concludere, la testimonianza di Erin: «Mio nonno è morto circa 5 anni e lo scorso anno ho visto questa sua immagine sul furgone. Ho subito scritto a mio fratello che "il fantasma del nonno abita in Google", non sapendo che proprio in quello stesso momento, per una strana coincidenza, stava guardando proprio le stesse immagini».
Il caso citato solleva per l'ennesima volta la questione della sopravvivenza digitale delle persone sui social network . Un luogo dove non si muore mai, un grande aiuto al ricordo…