Morire sul set o sul palcoscenico, mentre si sta lavorando, oppure mentre si è nel pieno della carriera? Per un artista qual è un attore forse possono essere uscite di scena migliori di altre.
E' un tipo di congedo dal pubblico che, nella realtà, si è verificato più volte: proviamo allora a ricordare alcune star del cinema che sono scomparse in questo modo.
A Heath Ledger l'Oscar è stato assegnato postumo, per la sua interpretazione del Jocker nel "Cavaliere oscuro. Di origine australiana, aveva appena 29 anni quando morì, per un avvelenamento causato da una intossicazione da medicinali.
Era stato il film "Star Trek", dove aveva interpretato il giovane Pavel Chekov, a fare la fama all'attore di origine russa Anton Yelkin . Il suo corpo senza vita fu trovato a bordo del suo fuoristrada, schiantato nei pressi della sua villa nella San Fernando Valley: si ipotizza che l'incidente sia stato causato da un difetto di funzionamento del veicolo.
Anche Paul Walker era molto noto quando morì, soprattutto per aver interpretato Brian O'Conner nella serie "Fast and furious". Morì a soli 40 anni, a bordo di una Porsche Carrera guidata da un amico: i due stavano rientrando da un evento benefico, per raccogliere fondi per le popolazioni colpite da un tifone nelle Filippine. Per completare "Fast and furious 7" la produzione ingaggiò i suoi due fratelli come controfigure.
La star del kung-fu Bruce Lee morì poco dopo aver completato il suo ultimo film, "I tre dell'operazione drago". Le cause della sua scomparsa, collegata a un edema cerebrale, sono tuttora controverse: si parlò anche di omicidio, forse con un veleno erboristico orientale.
Anche Brandon Lee , come suo padre Bruce, morì sul set. Aveva 28 anni, stava girando "Il corvo", quando fu colpito dallo sparo di una pistola di scena nella quale, per errore, era rimasto un frammento di proiettile.
Era ancora giovane Marilyn Monroe, quando morì all'età di 36 anni. Aveva avuto delle difficoltà sul set del film "Something's Got to Give": il suo cadavere venne scoperto nella sua casa di Brentwood, a Los Angeles, per quello che venne etichettato come suicidio. C'è chi sostiene però che si trattò di un omicidio, forse con la complicità della famiglia Kennedy o su mandato della mafia americana.
Marilyn morì un anno dopo Clark Gable . Lui era stato al suo fianco nel suo ultimo film, "Gli spostati": morì per un infarto causato, si disse, dalla fatica delle riprese per le quali, sebbene già soffrisse di cuore, aveva sempre rifiutato la controfigura.
Oliver Reed aveva all'attivo una lunga carriera artistica, sebbene la sua vita fosse stata segnata dall'abuso dell'alcool. Morì a Malta per un improvviso attacco cardiaco, in un bar, mentre erano in corso le riprese del film "Il Gladiatore" in cui interpretava il ruolo di Proximus: per completare alcune scene del film si fece ricorso alla computer grafica.
Anche Philip Seymour Hoffman ebbe una fine premature: l'attore che aveva recitato in "Hunger Games" morì a 47 anni, a causa di una overdose.
Infine John Wayne che, a stretto rigore, non si dovrebbe trovare in questo elenco Il "Duca", però, nel suo ultimo film "Il pistolero" interpreta un vecchio pistolero molto malato che, prima di morire, deve ancora regolare un conto con tre suoi nemici. Quando girò il film Wayne era già gravemente malato, anche se morì qualche anno dopo.