Succede a Philadelphia , ma anche in altre città degli Stati Uniti .
Dalla metà degli anni Ottanta i residenti hanno iniziato a notare strane piastrelle incastonate nell'asfalto delle principali strade cittadine. Piastrelle che riportano varianti di uno stesso incomprensibile messaggio .
Oggi sono centinaia e sono tutte apparse misteriosamente in venticinque città americane, da Boston a Chicago , da New York a Washington e pure in Sud America . Lo stile non è mai cambiato. E negli ultimi mesi è di nuovo Philadelphia al centro di questa inconsueta invasione.
Le hanno soprannominate Mattonelle di Toynbee , dal nome del filosofo britannico Arnold J. Toynbee , il quale sosteneva che l' aldilà non viene automaticamente concesso ma anche ogni uomo si deve creare il proprio.
C'è inoltre un racconto di Ray Bradbury del 1984 intitolato The Toynbee Connector , in cui sopravvivono solo gli esseri umani che credono in un mondo migliore. Ma è anche da tenere presente l'accenno al film del 1968 di Stanley Kubrick "2001 Odissea nello spazio" .
La frase più consueta che compare sulle mattonelle è questa:
L'idea di Toynbee
Nel film 2001
Resuscitare morti
Sul pianeta Giove
Che lo storico inglese Arnold Toynbee abbia a che fare con le mattonelle è tutto da dimostrare. Studiò la crescita e il declino delle civiltà, restando tuttavia con i piedi per terra, senza accenni di tipo fantascientifico.
In una delle sue opere di taglio filosofico, tuttavia, compare questo passaggio che forse potrebbe essere messo in relazione con le mattonelle:
«La natura umana presenta le nostre menti come dei puzzle che nessuno è stato ancora in grado di risolvere e, per quanto ne sappiamo, nessuno ci riuscirà mai. Il legame nell'essere umano tra anima e corpo non è un dato che l'esperienza può farci comprendere.
Chi sostiene l'idea che l'anima non può esistere senza un corpo, troverebbe impossibile il fatto che una creatura vivente, una volta morta, possa tornare nuovamente in vita; ma se questa idea è riuscita a perdurare nel tempo è perchè si è pensato più in termini scientifici che in un modo sciamanico. Più volte la scienza si è dovuta ricredere e non siamo lontani dal riuscire a riportare in vita i morti, perciò non è impossibile che uno spirito disincarnato possa essere in un luogo diverso dal nostro in attesa di un nuovo corpo da abitare».
A chi attribuire la posa delle mattonelle? Nel 2001 la polizia americana affermò di aver identificato il responsabile: era James J. Morasco , colto sul fatto a Philadelphia mentre disegnava a spray un muro di periferia. Gli indizi erano però molto deboli: l'uomo fu scagionato perché dimostrò di non avere il minimo interesse verso Giove e la resurrezione. Inoltre il fenomeno delle mattonelle continuò anche dopo la sua morte, avvenuta nel 2003.
Comunque una cosa è certa: Philadelphia sembra essere il "punto caldo " di questa strana street-art e non è da escludere che vi siano più "artisti", magari uniti tra loro da un patto segreto, che lasciano questi enigmatici messaggi in tutto il mondo. Resta da capire che cosa vogliano dirci veramente...