Un cimitero che, nel tempo, si è trasformato in una barriera corallina: è il Neptune Memorial Reef, che si trova nell'oceano Atlantico, a circa 5 chilometri al largo di Key Biscayne, in Florida (Stati Uniti), alla profondità di circa 12 metri.
L'idea è stata di Gary Levine, che l'ha trasformata in pratica col contributo dell'artista Kim Brandell. Un'idea pazza, ai suoi esordi: costruire una sorta di città sommersa sul modello di Atlantide che, al tempo stesso, si potesse trasformare in una barriera corallina.
L'impresa si è concretizzata nel 2007, e ora il Memorial Reef è catalogata come barriera corallina a tutti gli effetti: ospita 14 differenti specie di coralli, alcuni dei quali si pensava fossero estinti nei Caraibi, oltre a 56 differenti specie di pesci (i più diffusi sono il "testa blu", Thalassoma bifasciatum, e il "pesce sergente", Abudefduf saxatilis), più decine di specie di molluschi e di alghe. Anche se i subacquei sono ammessi, sono ovviamente vietati la pesca di pesci e aragoste, e la raccolta del corallo. Data la profondità relativamente modesta la visita è anche possibile dall'alto, in barca, senza immergersi.
Il Memorial Reef è costruito in cemento, con forme che agevolano l'attecchimento di forme di vita subacquea: quando verrà completato, sarà costituito da 5000 colonne (ognuna delle quali pesa 5 tonnellate), su una superficie di 6,5 ettari (per informazioni più approfondite il riferimento è il sito www.nmreef.com, oppure la pagina Facebook da cui provengono le illustrazioni).
Ma c'è un'altra caratteristica importante: il complesso è stato pensato per ospitare le ceneri di persone che in vita hanno immensamente amato il mare, presentandosi come "contributo alla vita dopo la vita". Le ceneri vengono plasmate in forma di animali marini, e incollate alle strutture in cemento con una colla speciale, adatta a lavorare sott'acqua. Si prevede che il memoriale, quando verrà ultimato, potrà ospitare oltre 250.000 di questi simboli, ognuno dei quali porta una targhetta col nome del defunto.
I primi resti a essere inseriti nel Memorial sono stati quelli di persone abbandonate dalle loro famiglie. La prima persona che ha scelto di essere sepolta al Memorial è Daniel Restrepo, un giovane di 23 anni: la sua famiglia ha acquistato un'intera colonna, con la possibilità di altre 13 sepolture.