Un'avvertenza è doverosa, prima di procedere nella lettura di questo articolo. Per una parte esso tratta di un fenomeno fisico, l' entanglement quantistico , che è ancora oggetto di studio ai massimi livelli della scienza e certo non può essere spiegato in poche battute. Per l'altra parte illustra un'ipotesi suggestiva ma al momento non dimostrata: che cioè l'entanglement (che significa groviglio ) possa avere effetti sugli esseri viventi, a maggior ragione se collegati tra loro da forti sentimenti .
E' una questione da trattare dunque con la massima cautela sia per la sua complessità sia per le implicazioni che al momento sono solo suggestive ipotesi prive di dimostrazione.
Ciò premesso, vale la pena di addentrarsi in un ambito che ha impegnato le capacità di molti tra i maggiori fisici del Novecento, da Schrödinger a Einstein.
L'entanglement (termine introdotto da Schrödinger ) è un fenomeno quantistico secondo il quale entità fisiche separate possono avere correlazioni a distanza . Un fenomeno, va detto, su cui non tutti i fisici concordano: quello che fu definito paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (dal nome dei tre fisici che lo misero a punto) l'entanglement sarebbe paradossale , perché incompatibile con la teoria della relatività ristretta (per la quale, tra l'altro, si prevede che nessun oggetto possa viaggiare a una velocità superiore a quella della luce). In particolare violerebbe il principio della località , in base al quale il passaggio di informazioni tra diversi elementi di un sistema può avvenire solo per interazioni successive. Per esempio se voglio dare un pugno sul naso a qualcuno devo essere abbastanza vicino, oppure devo mettere in modo un meccanismo che alla fine colpisca il bersaglio.
Invece, nell'entanglement, il passaggio d'informazioni è immediato e prescinde dalla distanza . Per esempio io posso avere in tasca due medaglie, una d'oro e una d'argento, e posso darne una a caso a un amico che poi va ai confini dell'universo. Quando l'amico arriva a destinazione guarda la sua medaglie e, grazie all'entanglement, istantaneamente sa di che metallo sia quella che è rimasta in tasca a me.
L'abbiamo premesso e lo confermiamo: la materia è così complessa che darne una spiegazione in breve a un pubblico non specializzato è praticamente impossibile.
Ma l'entanglement riguarda solo le particelle subatomiche, oppure può coinvolgere qualsiasi stato della materia, comprese le creature viventi ? Se infatti qualsiasi cosa esistente nell'universo può generare un'azione istantanea a distanza avvalendosi unicamente di se stessa e del proprio comportamento, c'è da supporre che anche le persone producano e ricevano l'entanglement. In altre parole si potrebbe affermare che ognuno di noi è entangled con ogni cosa con cui viene a contatto e con cui condivide un'esperienza. Va da sé che più l'esperienza è significativa e più l'entanglement è forte.
L'entanglement può superare anche la barriera tra vita e morte , tra persone viventi da una parte e spiriti o anime dall'altra? Qui ci si avventura in un territorio sconosciuto, ma c'è chi sostiene sia possibile. L'entanglement darebbe perciò una spiegazione fisica a molti fenomeni finora classificati nella parapsicologia , disciplina che non gode certo di considerazione da parte della scienza ufficiale.
C'è da sperare che, col procedere delle ricerche, molti nodi vengano sciolti. Per scoprire, per esempio, se sia vero che i membri dello stesso gruppo siano uniti per tutta l'eternità, anche andando oltre la vita fisica.
Lo psicologo e ipnoterapeuta Michael Newton , autore del saggio Ricordi dell'aldilà , teorizza per il dopo-morte l'esistenza di gruppi di anime, e afferma: «I membri dello stesso gruppo sono strettamente uniti per tutta l'eternità e spesso scelgono di essere fratelli, coniugi, collaboratori e stretti amici nelle successive incarnazioni. Da queste testimonianze commoventi e straordinarie, scopriamo di essere parte di una immensa famiglia spirituale nell'aldilà e pensare di essere soli, tanto nella vita quanto nella morte e nel passaggio, è una mera illusione».