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Bennu l'asteroide dell'Apocalisse

Si chiama 101955 Bennu , ed è già stato ribattezzato asteroide dell'Apocalisse . E' un ammasso di roccia pesante 87 tonnellate , che potrebbe colpire il pianeta Terra : è stato scoperto nel 1999 e subito inserito nella black list degli oggetti orbitanti potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta. E' anche stato classificato tra i NEO (Near Earth Objects), l'insieme di asteroidi e comete che hanno orbite pericolosamente vicine a quelle della Terra.

L'asteroide porta il nome di una divinità minore egizia . Un uccello mitologico consacrato al dio Ra, simbolo della della nascita e della resurrezione dopo la morte, e dunque del ciclo eterno della vita.

Il nome dell'asteroide Bennu è quello di una divinità dell'Antico Egitto

Per dare un'idea delle sue dimensioni, con i suoi 500 metri di diametro è più alto dell'Empire State Building, e 1664 volte più pesante del transatlantico Titanic.

Secondo gli specialisti della Nasa le possibilità di una collisione sono minime, 1 su 2700: è come dire che il margine di tranquillità, cioè che l'asteroide passi senza fare danni, è del 99,963%. Però ne è stata calcolata l'intensità: l'impatto svilupperebbe una energia 80.000 volte maggiore rispetto alla bomba atomica che distrusse Hiroshima. La terribile "botta" potrebbe avere conseguenze catastrofiche per il pianeta, e causare la morte di milioni di persone.

Le dimensioni di Bennu a confronto con quelle dell’Empire State Building e della Torre Eiffel (Crediti: Nasa)

C'è da dire che non si tratta di un rischio imminente, dato che al momento l'asteroide è a 120 milioni di chilometri da noi: l'agenzia spaziale americana sostiene che non si avvicinerà al nostro pianeta prima del prossimo secolo. Il periodo di maggior rischio sarà quello compreso tra gli anni dal 2175 al 2196.

Più il tempo trascorrerà e più i calcoli su un eventuale impatto si faranno precisi: anche perché tra la Terra e Bennu potrebbero innescarsi attrazioni gravitazionali tali da modificare l'orbita dell'asteroide. Con maggiori informazioni si potranno così decidere le contromisure. Informazioni di prima mano arriveranno nel 2020, dalla sonda OSIRIS-Rex che dopo un viaggio di oltre due miliardi di chilometri atterrerà sulla superficie di Bennu, preleverà un campione e lo rispedirà sulla Terra. Lo studio di questo materiale avrà un'importanza cruciale, perché consentirà di definire le caratteristiche chimico-fisiche del "nemico".

Ma in che modo "convincere" un oggetto dalle dimensioni così colossali a cambiare rotta? E' allo studio il progetto HAMMER (Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response, ossia Missione per il contenimento di un asteroide a iper-velocità per interventi d'emergenza), con due possibilità.

Rappresentazione artistica del "touch and go" di Osiris-Rex su Bennu (Crediti: Nasa Goddard Space Flight Center)

La prima prevede lo scontro diretto tra HAMMER (che in inglese vuol dire martello) e l'asteroide, in modo da deviarne la rotta. La seconda prevede l'esplosione di una bomba nucleare, di cui l'HAMMER dovrebbe essere dotato: soluzione molto rischiosa , perché potrebbe innescare una pioggia di meteoriti radioattive sulla Terra.

C'è inoltre da dire che HAMMER (che dovrebbe pesare 8,8 tonnellate) al momento è solo sulla carta, e non è detto che verrà mai costruito: non esiste nemmeno usa stima dei costi, che certo sarebbero ingentissimi.

La speranza, perciò, è che Bennu prosegua indisturbato la sua strada verso lo spazio profondo, senza causare danni alla cara, vecchia Terra.