La chiamano bara, oppure feretro , cofano funebre o anche, in modo meno elegante, cassa da morto . È il contenitore che accoglie la salma per l'ultimo viaggio che, a prescindere da forma, stile, valore, è caratterizzato da un aspetto: è costruito in legno.
La bara di legno è il più diffuso contenitore funerario, a partire dall'antichità. Se a pochi eletti erano riservati sarcofagi in pietra o metallo (si pensi ai faraoni egizi, e poi ai dignitari greci, romani o etruschi), per il resto della popolazione andò via via diffondendosi l'impiego della bara di legno.
Bara di legno, ma quale legno ? Una prima risposta è di tipo tecnico: le bare sono costruite a partire da tronchi d'albero da cui si possono ricavare degli assi. E' già una grande discriminante, perché non tutte le essenze si prestano a questo genere di lavorazione.
Partendo dai legni nazionali , di provenienza italiana o europea, si parte dall'abete (il meno costoso) per procedere col noce, il rovere, il castagno, il larice, il faggio, il tiglio, il pioppo, il frassino, il ciliegio.
Tra i legnami esteri , sono molto usati il frakè (relativamente poco costoso) e il più pregiato mogano.
Nella forma classica, la bara è composta la due trapezi isosceli che condividono la base più lunga. Ne deriva una sorta di rettangolo con un allargamento da un lato, all'altezza del punto in cui si trovano le spalle del defunto.
A parità di materia prima, in ogni caso, i prezzi delle bare possono variare anche di molto, in base alla lavorazione, alla aggiunta di applicazioni (maniglie, simboli, decori, ecc.), alla forma, alla sistemazione dell'interno, ecc.
A seconda del tipo di funerale, inoltre, potrà variare il tipo di bara: per la tumulazione dovrà essere corredata da un interno in zinco, se invece è destinata alla cremazione dovrà essere in un materiale che sia adatto allo scopo. Di recente si stanno inoltre sperimentando bare in cellulosa pressata, che ben si prestano all'incenerimento.
Tra le bare di forma particolare spicca la bara americana , la cui peculiarità sta nell'avere il coperchio diviso in due parti. Nella camera ardente la metà superiore del coperchio è aperta, in modo da poter vedere il volto e la parte superiore del corpo del defunto.
Bare di questo genere possono essere talvolta molto costose, tanto che vengono noleggiate per l'occasione: in questo caso il defunto è deposto in una parte estraibile, da trasferire in un altro contenitore al momento del funerale.
In tema di bare, qualche tempo fa aveva fatto scalpore la bufala della bara Ikea: uno scherzo ben congegnato, in base al quale il colosso svedese dell'arredamento avrebbe messo in vendita delle bare, ovviamente con tanto di istruzioni per il montaggio.