Attenzione a ciò che suggerisce il galateo
Sono molte le situazioni sociali per le quali è richiesto un comportamento impeccabile per evitare il rischio di apparire maleducati se non addirittura di offendere qualcuno. Una di esse è di sicuro il funerale , si tratti di quello di un parente, di un amico oppure di un semplice conoscente.
A seguito di un decesso, a seconda del maggiore o minore legame col defunto, c’è una lista più o meno articolata di obblighi sociali cui fare fronte: spazia dalla visita alla famiglia fino alla partecipazione al funerale.
In ognuna di queste situazioni occorre avere un comportamento consono : ecco allora una lista delle peggiori gaffe, cioè dei comportamenti impropri che occorre decisamente evitare.
Arrivare in ritardo al funerale
L’ideale è arrivare con qualche minuto d’anticipo rispetto all’inizio della funzione, in modo da poter assistere all’arrivo del feretro sul sagrato della chiesa: un gesto di “accoglienza” sia nei confronti del defunto sia verso i congiunti più stretti.
Si può arrivare in ritardo solo in presenza di ragioni più che giustificabili, che a cerimonia ultimata andranno opportunamente motivate con uno dei congiunti. Altrimenti è meglio rinunciare, e non presentarsi alle esequie.
Vestirsi in modo inappropriato
A un funerale non bisogna indossare vestiti dal colore sgargiante o, per le signore, avere abiti troppo corti, scollati o aderenti. Il dress code impone colori scuri e, per gli uomini la giacca, con o senza cravatta.
Usare titoli accademici
Se si firma il registro delle partecipazioni, se si depone il biglietto da visita sull’apposito vassoio, è meglio lasciar da parte i “dott.”, “prof.” o “cav.”. In caso di dubbi, leggere la splendida poesia di Totò ‘A livella.
Occupare in chiesa I posti riservati ai parenti
Di norma, in chiesa, i primi banchi di fronte all’altare sono riservati ai congiunti più stretti: sono anche quelli più vicini al feretro. Quindi o si appartiene alla cerchia più intima di persone legate a chi non c’è più, oppure è conveniente scegliere una posizione più defilata .
Questa stessa regola vale anche in occasione del corteo al cimitero, prima della sepoltura: il posto subito dopo il carro funebre è riservato ai congiunti più stretti.
Eccedere nelle manifestazioni di dolore
Quando si arriva al funerale è già trascorso qualche giorno dalla notizia del lutto. Manifestare in modo troppo visibile oppure eccessivo il proprio dolore, se non si è tra i congiunti più stretti, potrà essere giudicato come una forma di esibizionismo .
Eccedere negli omaggi floreali
Presentarsi al funerale con mazzi enormi di fiori, inviare delle corone, potrebbe risultare eccessivo: quasi fosse un modo per dimostrare che il proprio cordoglio supera quello della famiglia. La regola ha le eccezioni dettate dal buon senso, è ovvio: ma se si dispone di una certa somma di denaro può essere più significativo devolverla a un’associazione caritatevole, specificando poi ai congiunti il senso del proprio gesto.
Andarsene prima della fine della funzione
E’ ancora peggio che arrivare in ritardo: significa che al defunto e ai loro parenti si destina solo una manciata di minuti, non quanti occorrono per presenziare alle intere esequie. Anche in questo caso, o si pensa di poter assistere all’intera cerimonia oppure è meglio non partecipare.
Dare l’impressione di avere fretta
Fare le condoglianze in modo affrettato, guardare in continuazione l’orologio per controllare l’ora, avere altri gesti di impazienza: sono tutte situazioni che trasmettono un messaggio negativo: come dire “sono qui al funerale, però avrei altro di più importante da fare”. Può anche essere vero: ma allora è meglio non presentarsi al funerale ed esprimere in altra forma la propria partecipazione.
Parlare male del defunto
Il funerale è il luogo meno adatto per esprimere giudizi morali nei confronti del defunto, anche nel caso in cui ci siano giustificati motivi per criticarne passati comportamenti.