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Torino magica: i dieci luoghi della “magia nera”

Torino ha la fama di avere un cuore nero: di avere cioè luoghi, monumenti o tracce legate al lato oscuro della magia o dell’esoterismo. Ecco allora un viaggio fotografico in città, alla ricerca di dieci tra i luoghi che più possono giustificare questa fama.
Inizio d’obbligo, nel giardinetto a margine di piazza Statuto, la stele che indicherebbe il punto in cui batte il cuore nero della città.

Magia a Torino

La statua che domina piazza Statuto sarebbe un omaggio a Lucifero, e presidierebbe uno degli ingressi agli inferi.

Magia a Torino

A Valdocco la statua del Cafasso ricorda il luogo in cui avvenivano le esecuzioni capitali per impiccagione.

Magia a Torino

All’interno della cupola della chiesa di San Lorenzo, affacciata su piazza Castello, archi e finestre disegnano inquietanti volti diabolici.

Magia a Torino

L’inquietante battacchio al centro del portone del Diavolo, al palazzo Trucchi di Levaldigi in via XX Settembre.

Magia a Torino

Gli occhi del diavolo si affacciano da alcuni marciapiedi del centro storico.

Magia a Torino

a misteriosa sigla FERT, scelta dai Savoia come loro motto, rinvia a un’epoca di alchimisti e operatori dell’occulto al servizio della corte.

Magia a Torino

Inquietanti presenze sono a presidio delle porte e degli edifici.

Magia a Torino

Simboli sui monumenti e sulle case accennano a misteriose società segrete, forse ancora attive in città.

Magia a Torino

Si racconta che nelle Torri Palatine fu rinchiuso Ponzio Pilato: il ricordo di chi dispose la morte di Cristo si trova a pochi passi dalla più importante reliquia della Passione, vale a dire la Santa Sindone.

Magia a Torino