«E' il luogo dove i miei incubi stanno meglio»
« Torino è il luogo dove i miei incubi stanno neglio»: parola di Dario Argento .
Il regista romano, soprannominato maestro del brivido ha infatti più volte usato scenari torinesi per le sue pellicole, a partire dal del 1971 (esterni della Galleria d'arte moderna e il terrazzo della Torre Littoria di piazza Castello).
Il maestro del brivido è poi tornato a Torino per 4 mosche di velluto grigio (1971: Galleria Subalpina, giardino Lamarmora, facciata del Conservatorio "Giuseppe Verdi"), Profondo rosso (1975: Villa Scott, piazza CLN), Non ho sonno (2001: interamente girato a Torino), La terza madre (2007: piazza Emanuele Filiberto), Ti piace Hitchcock? (2005, film per la televisione interamente girato a Torino), Giallo (2009: la Gran Madre, piazza Vittorio) e Dracula 3D (2012).
L'amore del regista per Torino ha radici lontane: «Ero giovanissimo, un bambino - racconta - Venni a Torino con mio padre, che doveva andarci per lavoro. Arrivammo di sera, pioveva e subito la trovai una città bellissima. Aveva appena piovuto, le strade riflettevano le luci di questi lampioni, queste luci gialle... le strade luccicavano. Mi piaceva molto, aveva un'aria malinconica e al tempo stesso inquietante. Non pensavo che avrei mai fatto il regista, ma ero sicuro che Torino sarebbe stata una città ideale per girarci dei film ; anche se non conta la città in se stessa per rendere più o meno pauroso il film, perché dipende da come la si inquadra, da come la si illumina».
Delle tante location torinesi, una delle più note è certo Villa Scott di corso Lanza 57, la villa del bambino urlante "che compare in “Profondo rosso": «La villa si trova sulle colline della città, un edificio bellissimo, uno degli esempi più belli dell'Art deco - segnala il regista - L'ho scoperta per caso mentre giravo in auto in cerca di posti interessanti dove girare il film. La villa era in realtà un collegio femminile diretto dalle monache e, siccome ne avevo bisogno per un mese, offrii alle occupanti una bella vacanza estiva a Rimini, dove si divertirono tantissimo. Con noi restò una monaca-guardiano, che sorvegliò le riprese con austerità».
Nella disabitata villa del bambino urlante il protagonista Marc (interpretato dall'attore inglese David Hemmings ) riesce ad entrare grazie alle chievi prestate dal custode. All'interno, scopre sotto l'intonaco di una parete un affresco raccapricciante che raffigura un bambino con un lungo coltello in mano e un uomo con il petto inondato di sangue, con un albero di Natale sullo sfondo.
Come spesso accade nel mondo del cinema, non mancano poi leggende metropolitane a rendere ancora più inquietanti storie di per sé già destinate a chi ha i nervi forti. Una di esse riguarda il film "Suspiria" (1977): secondo voci, peraltro smentite dal regista, alcune scene sarebbero state girate all'interno della prestigiosa e abbandonata Villa Capriglio , alle porte di Torino.