Una tazza di burro o margarina, tre quarti di tazza di zucchero, un cucchiaino di vaniglia... Sembrerebbe la ricetta ricavata da un qualsiasi libro di cucina, ma l'origine è molto differente: arriva dalla lapide di una tomba .
E' una tendenza che sta prendendo piede negli Stati Uniti , soprattutto in quelli della East Cost: una sorta di Spoon River gastronomico in cui sulle tombe, al posto delle consuete frasi di cordoglio, ci sono incise (o a volte appese) delle ricette.
In prevalenza sono tombe di donne , che tra le loro ultime volontà chiedono che sulla lapide sia incisa la ricetta che in vita era stata una sorta di cavallo di battaglia e che, magari, in famiglia si tramandava da generazioni in generazioni. Sono soprattutto dei dolci, quasi si volesse rendere meno amara l'assenza di chi non c'è più.
Nello Utah la città di Logan ha addirittura inaugurato un'ala del cimitero definita Fudge Section : il fudge è un dolce tipico del Regno Unito e degli Stati Uniti, una sorta di croccante morbido di cui esiste un'infinità di versioni.
Una studentessa dell'Università del Maryland, Rosie Grant , sta studiando il fenomeno e, in libreria, iniziano a far capolino libri dal titolo inequivocabile, come "Ricette dalla tomba", che alle preparazioni affiancano le biografie di chi è "andato ma non dimenticato".
Rosie Grant dice che ha provato una dozzina di ricette tra quelle incise sulle lapidi, sperimentando perché spesso le indicazioni si limitano ai soli ingredienti e non danno indicazioni sulla preparazione: «Quando siamo in lutto il cibo è una cosa che ci conforta – afferma – Queste ricette sono come una memoria concreta, che include tutti i sensi, un modo per ricordare qualcuno in un modo che va oltre la memoria. Quando assaggi la torta speciale della nonna, oppure un biscotto o qualcos'altro, è come se ti sentissi un po' più vicina a lei».
La ricercatrice ha iniziato a postare su TikTok il materiale raccolto e, in questo modo, ha ricevuto altre segnalazioni. Inoltre, nel caso delle lapidi che riportano i soli ingredienti, ha ricevuto anche molti consigli sulla preparazione.
L'indagine ha suscitato anche molte riflessioni. «Mentre preparavo l' epitaffio da far incidere sulla lapide di mia nonna mi sono resa conto che è molto costoso predisporre una scritta, perché si paga per ogni lettera. E questa è la ragione perché le ricette sulle lapidi sono così sintetiche. Mi sono anche chiesta che cosa farei scrivere sulla mia lapide: l'idea mi atterrisce, non so se il mondo mi vorrebbe ricordare. Ma per alcune donne l'idea di far scrivere la loro ricetta preferita è parsa il modo migliore per restare in connessione con i loro cari dopo che se ne erano andate per sempre. Inoltre questo modo l'hanno voluto condividere con tutti, e questo è magnifico».
Rosie Grant conclude con un sogno: «Trovarmi a una festa con tutte queste donne e provare tutte le loro ricette. Sarebbe una cena molto ricca, però: sono tutte ricette di cibi al forno, "comfort food" e dessert».