Scongiuri piemontesi per tutto l’anno
In passato si pensava che incontrare il Diavolo in persona fosse un evento possibile, dal quale tenersi ovviamente ben lontani. Ecco allora una serie di scongiuri che erano ben noti a chiunque.
Di fronte a una presenza arcana, per prima cosa conveniva accertare la natura. Si usava allora la formula Se it ses da la part ëd Dio, parla. Se it ses da la part dël Diav, và via! (Se sei dalla parte di Dio, parla. Se sei dalla parte del diavolo, và via).
Nel caso in cui, oltre alla manifestazione ultraterrena, si fosse avvertito nell’aria anche un distinto odore di zolfo, era invece consigliato passare subito al secondo scongiuro: Acqua santa ch’am bagna, Spirit Sant ch’am compagna: bruta bestia va via da lì, Angel custòde sta avzin a mì (Acqua santa che mi bagna, Spirito Santo che mi accompagna: brutta bestia va via da lì, Angelo custode sta vicino a me).
In ogni caso era vietato citare il diavolo per nome, pena il suo avvicinamento di sette passi all’anima dell’imprudente. E’ per questo che il piemontese offre una lunga serie di sinonimi, innocui in quanto a rischio-dannazione. Per esempio Balevische (…per la vicinanza della parte anatomica col tappeto di fiamme che pavimenta l’inferno), col àutr (l’indicibile “quell’altro”), ël brut (il brutto) e un irrispettoso bërlicafojòt (lecca tegami, perché deve accontentarsi dei resti: gran parte delle anime gli sfugge).
Ma quali sono i giorni dell’anno in cui è più probabile trovarsi al cospetto di Satanasso? Ecco un calendario redatto nei tempi dagli esperti delle segrete cose, ovviamente da prendere solo come curiosità: