Nel nostro Paese sono radicate culture e tradizioni differenti collegate agli eventi funebri che in alcuni paesi le famiglie tendono a continuare a rispettare.
Una delle tradizioni più diffuse è quella di tenere aperte finestre e porte della casa della persona scomparsa. Ciò è legato alla credenza che l’anima del defunto debba lasciare l’abitazione e, se le porte fossero chiuse, l’anima resterebbe intrappolata all’interno della casa stessa.
Altro costume particolare in auge durante la veglia notturna al defunto è quello di mettere delle sedie intorno al feretro tendenzialmente per due motivi: in quanto ciò consente permette a parenti ed amici di raccogliersi in preghiera vicino al proprio caro e in secondo luogo perché ciò fa sì che le anime dei familiari già scomparsi si mettano in contatto col defunto e possano portarlo con sé nell’aldilà. E ciò è facilitato dalla presenza appunto delle sedie.
Un’altra abitudine è quella di far rimanere le luci della casa della persona scomparsa sempre accese per semplificare alla sua anima il girovagare nell’abitazione senza perdersi nel buio dei vari ambienti. Per il medesimo motivo, parenti ed amici possono portare in dono un cero, in modo da facilitare questo “percorso” verso l’aldilà.